Bambini che studiano inglese

Bambini bilingue: sfatiamo i miti più famosi

È vero che i bambini bilingue parlano più tardi? Perché i bimbi che parlano fluentemente più lingue sono ancora oggi considerati diversi? Crescere bambini bilingue è un vantaggio o può arrecare qualche problema nello sviluppo dei più piccoli? È vero che i bambini bilingue sono più soggetti a un ritardo del linguaggio?

Una cosa è certa: in una società in cui l’inglese non è stato ancora sdoganato al 100% e la comprensione della lingua è un tabù per molti, permangono ancora diversi miti e pregiudizi nei confronti dei bambini bilingue. Ma qual è il confine tra mito e realtà?

Bilinguismo infantile: di cosa si tratta?

Non esiste un solo tipo di bilinguismo.

C’è il bilinguismo simultaneo, che interessa, ad esempio, i bimbi con genitori provenienti da due Paesi diversi i quali, dal momento della nascita, gli parlano ognuno nella propria lingua. Una non prevale sull’altra e il bimbo le apprende allo stesso modo, simultaneamente appunto.

C’è poi il bilinguismo consecutivo, che interessa, ad esempio, i bambini emigrati in un Paese diverso da quello di nascita e che apprendono prima una lingua e dopo, nel corso della loro infanzia, l’altra.

Indipendentemente dal tipo di bilinguismo, però, spesso crediamo che i bambini bilingue portino con sé problemi o difficoltà che, nella realtà socio-scientifica, non esistono.

Bilinguismo bambini: a cosa non credere

Ecco i pregiudizi più comuni sui bimbi bilingue – che non sono sempre negativi:
  • Sono confusi. Vocabolari e grammatica di due lingue li portano a non riuscire ad esprimersi bene in nessuna delle due lingue.
  • Il rendimento scolastico è compromesso. La conoscenza delle due lingue non può essere approfondita come nei bambini monolingue.
  • Sono più intelligenti. Riuscire a gestire due lingue li rende automaticamente più intelligenti dei monolingue.
  • Iniziano a parlare più tardi.
Ecco, tutto questo NON è vero!

Bambini bilingue: i veri – e numerosi – vantaggi

Un bambino bilingue, rispetto a uno monolingue:
  1. Ha un vocabolario molto più ampio.
  2. Riesce a comprendere meglio la struttura della lingua, il significato delle parole, il funzionamento del linguaggio.
  3. Capisce precocemente che il punto di vista degli altri può essere diverso.
  4. Si concentra meglio.
  5. È in grado di distinguere elementi irrilevanti della vita di tutti i giorni, e di ignorarli.
  6. È meno propenso all’invecchiamento cerebrale.
  7. Ha una più ampia flessibilità mentale.
  8. Da grande riuscirà ad esprimersi e a comunicare in modo ottimale.
  9. Sarà un adulto multitasking.
  10. Avrà maggiori possibilità di affermare la propria carriera lavorativa.

Cosa significa tutto questo?

Sei un genitore di una coppia mista? Parla sempre a tuo figlio nella tua lingua d’origine, e allo stesso modo dovrebbe fare il tuo partner. Fai parte di una famiglia monolingue, ma desideri rendere tuo figlio bilingue? Avvicinalo all’apprendimento della seconda lingua il prima possibile. A partire dai 3 anni, iscrivilo a programmi esclusivi con insegnanti madrelingua che, con metodi personalizzati, divertenti e innovativi, trasmettono l’amore per la lingua anche ai più piccoli.
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Inglese per neonati: è davvero utile iniziare subito?

Spoiler: prima inizi, meglio è. Non volevamo arrivare subito al dunque; desideriamo ancora accompagnarti, attraverso quest’articolo, nella comprensione delle motivazioni e degli stimoli alla base dell’insegnamento dell’inglese ai neonati. Ma sappi che, qualsiasi sia l’età di tuo figlio, il momento giusto è ora.

Attenzione: gli eccezionali corsi per bambini in inglese a Roma “Young Lessons” della nostra English Lesson Service si rivolgono ai bimbi in età prescolare e scolare. Ma ciò non vuol dire che tu debba aspettare il compimento del terzo anno d’età per avvicinarlo all’apprendimento della lingua, anzi! Porre delle buone basi di inglese ai neonati sarà sicuramente d’aiuto quando si dedicheranno allo studio della lingua negli anni successivi.

Cosa fare, quindi? Se tuo figlio ha pochi mesi e tu padroneggi bene l’inglese, anche se non sei madrelingua, usala nella tua quotidianità con lui. Fallo, anche se ha già compiuto uno o due anni. L’importante è iniziare il prima possibile. Scopriamo perché.

L’abilità di imparare l’inglese diminuisce nel tempo

Fino a un anno d’età, i bambini riescono a distinguere tutti i tipi di suono. Ciò significa che sono in grado di comprendere diverse lingue.

Quando compiono un anno, hanno ormai capito quali sono i suoni appartenenti alla propria sfera sociale. Quelli che non appaiono come “suoni familiari”, diventano estranei.

In ogni caso, la capacità di imparare in modo agevole l’inglese o qualsiasi seconda lingua rimane alta, anche nei successivi anni di vita. Intorno ai 7 anni, però, inizia a scendere, seguendo un trend in discesa man mano che diventano adolescenti, giovani, adulti.

L’inglese per bambini piccoli è davvero utile?

I neonati imparano l’inglese quasi completamente dalla relazione con una persona: mamma, papà, babysitter… Ciò che fa la differenza è lo scambio interpersonale. Subire passivamente una lingua guardando un cartone animato, a pochi mesi, si rivela perlopiù inefficace.

Dicevamo che prima si inizia, meglio è, soprattutto se l’obiettivo è il bilinguismo. I bambini che si avvicinano all’inglese quando sono ancora neonati avranno maggiori possibilità di raggiungere il livello di un madrelingua, e di apprendere altre lingue.

Ecco 3 consigli se conosci bene l’inglese (se non lo sai, dai un’occhiata a questi percorsi privati o di gruppo, studiati su misura per le tue esigenze) e vuoi metterti subito alla prova con il tuo piccolo:
  1. Ricordati che l’impegno quotidiano darà maggiori risultati. Se non hai molto tempo da dedicare a quest’attività, non importa. Basta cominciare! Se, invece, mastichi bene l’inglese e hai la possibilità di parlarlo per circa 2-3 ore al giorno… Beh, tuo figlio ha buone probabilità di acquisire un ottimo livello di lingua.
  2. Parli bene l’inglese ma non sei madrelingua? Ricorda che c’è una grande differenza tra insegnare una lingua e trasmettere una cultura. Una figura madrelingua sarà sicuramente in grado di coinvolgere il tuo bimbo in un percorso non solo linguistico, ma anche sociale, a 360° gradi.
  3. L’inglese non è il tuo forte? Se non sei sicuro della grammatica e/o della pronuncia delle frasi che esprimi, lascia il posto a qualcuno più ferrato. Rischieresti di trasmettere i tuoi errori al bimbo. Meglio affidarsi a una persona competente che, anche solo un paio di volte a settimana, potrà dedicarsi ad attività in inglese con il piccolo.

Inglese americano o britannico: cosa scegliere?

Hai capito che imparare una seconda lingua come l’inglese è ormai indispensabile. Ma, prima di iniziare, sei stato colto da un dubbio amletico: cosa preferire tra inglese americano e britannico? Quale dei due potrà aprirti più strade? Quale ti consentirà di sentirti più sicuro all’estero?

Come spesso accade, la risposta potrebbe facilmente essere: dipende. Certo, è fuori dubbio che, se sai già di doverti trasferire a San Francisco o a Londra, la scelta tra inglese britannico o americano è scontata. Ma, se il tuo futuro non è così delineato, il dubbio rimane ed è lecito. A partire dall’accento, si tratta di due lingue con numerose differenze: le espressioni idiomatiche diverse sono davvero tante!

Probabilmente, a questo punto ti starai chiedendo: qual è il più semplice? Potresti pensare che partire da quello a cui il tuo orecchio è abituato sia la scelta migliore. In realtà è il contrario, soprattutto se vuoi ottimizzare il tempo a tua disposizione.

Hai iniziato a guardare serie tv in lingua originale? La gran parte di esse viene girata negli Stati Uniti, quindi potresti sentirti avvantaggiato partendo proprio dall’inglese americano.

Inoltre, è innegabile che l’inglese britannico sia oggettivamente più complesso.

Il nostro consiglio? Se riuscirai a padroneggiare l’inglese british, sarà più semplice per te approfondire le sue derivazioni, inglese americano compreso.

Inglese-americano: le differenze

Detto questo, la tua scelta deve dipendere esclusivamente da una cosa: i tuoi obiettivi.

Inglese britannico: quando preferirlo?

  • Se vuoi conseguire una certificazione di lingua (IELTS, TOEFL, TOEIC, GMAT, Cambridge)
  • Se desideri lavorare all’estero, rimanendo in ambito europeo, soprattutto nel settore finanziario
  • Se vuoi crearti una solida base di conoscenza inglese, da potenziare successivamente con il vocabolario e l’accento americano

Inglese americano: quando preferirlo?

  • Se desideri fare affari internazionali, a livello mondiale
  • Se vuoi comprendere tutti i dialoghi di serie tv e hit del momento, compresi riferimenti culturali, usi e costumi targati U.S.
  • Se vuoi essere sempre aggiornato in tema tech, IT, web – Si sa, è negli Stati Uniti che nascono le migliori idee innovative!
Infine, cosa fare se in ballo c’è anche il Canada? Al confine con gli U.S.A., è una delle mete preferite dai giovani negli ultimi anni. Anche se non pianifichi di trasferirti, ma vuoi stringere lì i tuoi affari, l’inglese americano dovrà sicuramente essere parte di te. Lingua sì, ma anche cultura. Solo in questo modo potrai destreggiarti nel mondo dell’international business.

Inglese americano o britannico? A te la scelta

Come risolvere, quindi, i tuoi dubbi? Da dove partire?

Studiare l’inglese britannico non può che essere la scelta più consigliata per intraprendere un percorso in lingua. Lo stesso discorso vale per i più piccoli, senza dimenticare una cosa: prima si inizia, meglio è!
Contatta subito e senza impegno English Lesson Service per avere informazioni sui corsi di inglese per bambini a Roma oppure per capire qual è il percorso a te più congeniale, in base ai tuoi obiettivi e desideri. Sapremo direzionarti per ottimizzare il tuo inglese, a qualsiasi età e a qualsiasi livello. Ottieni ripetizioni di inglese ai migliori prezzi di Roma, individuali o semicollettive! Non sei della zona? Nessun problema, i nostri docenti madrelingua inglese possono seguirti anche in videochiamata. Ti aspettiamo!

Cartoni in inglese quali i migliori per imparare la lingua?

Dopo mamma e papà, il primo canale di comunicazione per i più piccoli è la tv – o il pc. Attraverso colorati cartoni animati, i bimbi apprendono storie divertenti e appassionanti e, allo stesso tempo, ampliano il proprio vocabolario. Perché non sfruttare i cartoni, quindi, per imparare una seconda lingua? La pratica di far seguire ai propri figli i cartoni in inglese è già molto diffusa in Italia; ne hai sentito parlare anche tu, vero?

Cartoni animati per imparare l’inglese: tutto ciò che devi sapere

Una delle attività preferite dai più piccoli, da 0 a 12 anni, si sa: è guardare i cartoni. Seguire le conversazioni in italiano sarebbe più semplice, ma la loro attrazione verso quel fantastico mondo colorato non svanirà se li guarderanno in un’altra lingua. Nessun compito noioso da svolgere, se non un piccolo sforzo richiesto dalla concentrazione legata alla comprensione della storia raccontata e dialogata in inglese. Prima si inizia, più naturale sarà l’apprendimento dei nuovi vocaboli.

Perché i cartoni funzionano per imparare l’inglese?

L’apprendimento della lingua inglese attraverso i cartoons è agevolato perché:
  1. ogni storia non dura più di 20/25 minuti; questo lasso di tempo aiuta i più piccoli a non affaticarsi né distrarsi
  2. il lessico è semplice e colloquiale, adatto alla tenera età
  3. la narrazione ripetitiva aiuta i bimbi a imprimere nella loro memoria alcuni vocaboli, proprio come succede imparando a memoria gli scioglilingua in inglese, e il modo in cui si pronunciano

Migliori cartoni in inglese: non solo Baby Shark e Peppa Pig!

Tra i migliori cartoni interattivi in inglese, dove è richiesta la partecipazione dei più piccoli, ci sono:
  • Blue’s Clues & You
  • Super Why Wildbrain
  • Little Einsteins
Tra i più seguiti cartoni animati in inglese:
  • Shrek
  • Frozen
  • Inside Out
Infine, i migliori cartoni/serie tv in inglese:
  • Fumbleland
  • Disney English
  • Small potatoes

Perché i cartoni animati in inglese non bastano?

Pensiamo a noi adulti. Quando guardiamo una serie tv in lingua inglese siamo avvantaggiati dal fatto che, rispetto al doppiaggio, possiamo intuire meglio alcune sfumature dei dialoghi o, perlomeno, abituare il nostro orecchio alla pronuncia e alla comprensione degli originali. Dall’altro lato, però, si tratta sempre di un apprendimento passivo, durante il quale non ci concentriamo per formulare le frasi ed esprimere i nostri pensieri.
Allo stesso modo, anche i più piccoli hanno sì bisogno di apprendere, ma anche di mettere in pratica quanto imparato, attraverso conversazioni, laboratori ed esercizi che stimolino il loro cervello.

Ecco perché noi della English Lesson Service abbiamo studiato e messo in pratica dei corsi di inglese per bambini a Roma, disponibili sia in videochiamata sia a domicilio. I nostri insegnanti madrelingua specializzati possono seguire bimbi di tutte le età, attraverso percorsi personalizzati e coinvolgenti, ben diversi dalle noiose ore di lezione in aula. Prenota la tua prima ora gratuita!

PS. Tutti i nostri docenti sono muniti di Green Pass: totale sicurezza, per grandi e piccini!

Regali last minute: idee originali per lei e per lui

È capitato a tutti di essere invitati ad una festa di compleanno o ad una cena e di occuparsi della ricerca del regalo per il festeggiato a nome di un intero gruppo di persone. È capitato a tutti anche di ricordarsi all’ultimo minuto di aver dimenticato di prendere un pensiero per quell’amica che ogni anno, in concomitanza delle festività, ci dona sempre qualcosa. Cosa fare per non presentarsi a mani vuote o per avere un’idea che soddisfi tutti, partecipanti e festeggiato?

Fai un figurone con i regali last minute

Il regalo last minute non sembra tale se riusciamo a far combaciare budget a disposizione e interessi del festeggiato. Non è necessario sostenere una spesa esagerata; anche con pochi euro è possibile fare bella figura e rendere il nostro regalo il migliore mai ricevuto. Il segreto è pensare leggermente fuori dagli schemi e orientarsi verso una scelta tanto insolita quanto apprezzata, soprattutto dai più giovani e da chi ama viaggiare.

Idee regalo last minute: abbatti tutti i confini

Cosa penseresti se qualcuno ti regalasse la libertà? È proprio questo che vogliamo consigliarti, a modo nostro, ovviamente. La libertà per noi è quella che respiriamo quando ci confrontiamo con persone di diversa cultura, quando ammiriamo edifici e paesaggi per noi inconsueti, quando, da soli o in compagnia, viaggiamo. Per rilassarci, per conoscere, per aprire la mente. Non importa il motivo per cui lo facciamo; ciò che conta è farlo come ci piace. Ecco perché sono due le idee regalo last minute che ti suggeriamo per questo Natale. Inutile dirlo, puoi utilizzarle per qualsiasi occasione.

Regala la libertà di viaggiare e di conoscere

Dopo un anno così particolare come il 2020, una delle cose che più ci sono mancate è prendere un aereo e volare. Vicino o lontano, poco importa. Ecco perché uno dei regali più apprezzati potrebbe essere una gift card per un volo aereo o per un hotel. Non potrà certo essere un regalo immediatamente sfruttato, ma donerà la speranza e la forza di lottare per riprendere in mano le nostre abitudini di sempre. Se consideri che ora le compagnie aeree e gli alberghi stanno applicando dei notevoli sconti sui viaggi e sui soggiorni futuri, perché non approfittarne? Farai una bellissima figura, risparmiando. Una volta che l’emergenza sanitaria sarà rientrata, non resterà che partire: Scozia, Galles o Inghilterra? Altro consiglio, che puoi abbinare o sostituire al precedente, è questo: regala un corso di inglese. Bambini, ragazzi, adulti, da soli o in gruppo: ad ognuno libera scelta. Conoscere la lingua è fondamentale per essere un vero visitatore e ospite del luogo scelto, e non un semplice turista, con tutti i benefici della situazione. Anche in questo caso, il tuo regalo last minute è economico, oltre che super sicuro. Può essere seguito online, con un insegnante madrelingua che in diretta spiega e corregge, ma anche diverte. Cosa volere di più?

Ricette inglesi: la tradizione chiama!

Stiamo arrivando al Natale. Per quanto quest’anno sia stato e sia ancora così insolito, in strada si inizia a respirare l’atmosfera magica fatta di luci, canzoncine, e (anche se un po’ meno del solito) buonumore. La voglia di trascorrere le festività in famiglia, però, è sempre la stessa. Anzi, forse quest’anno lo è un po’ di più. E, dato che le possibilità di viaggiare e di trascorrere qualche giorno all’estero ora sono piuttosto ridotte, abbiamo deciso di attrezzarci per i festeggiamenti così: preparando delle ricette tipiche inglesi. Se non possiamo prendere l’aereo, almeno voliamo con i pensieri e la fantasia. Scopri subito quali sono i 5 piatti tipici inglesi che abbiamo selezionato e come possiamo “sfruttarli” insieme per divertirci e, allo stesso tempo, imparare qualche parola nuova.

Cucina inglese: le ricette della tradizione

Come sempre, ogni scusa è buona per avvicinarci al mondo anglosassone e fare nostri i termini di uso comune, in questo caso soprattutto per chi bazzica in cucina. Non è importante essere grandi chef o pasticcieri; quel che conta è incuriosirsi e sperimentare, meglio se in compagnia! Così, anche se il risultato non sarà paragonabile a quello del ristorante, rimarrà comunque un bel ricordo… E anche un vocabolario personale più ricco.

Ricette inglesi tradizionali: piatti, contorni, dolci

Partiamo da lui, il re della Gran Bretagna: sua maestà il roast-beef. Il taglio di carne utilizzato è la lombata, pregiato, tenero e magro. Il risultato è saporito e succulento. La preparazione non richiede grandi abilità, ma per gustarlo al meglio bisogna accompagnarlo con senape o altre salse, e tagliato a fette sottili. Un ottimo e tipico abbinamento è la salsa gravy, parte della tradizione sia inglese che americana. È una salsa cremosa, composta dal fondo di cottura della carne. Risulta liscia, profumata, perfetta per donare sapore non solo al roast-beef, ma anche a verdure e patate. Forse siamo di parte, ma abbiamo deciso di dedicare gli altri 3 piatti tipici inglesi ai dolci. La conclusione migliore di ogni pasto merita sicuramente una sezione speciale: • Scones inglesi: i tradizionali biscotti anglosassoni sono morbidi dentro e fragranti in superficie; la loro bontà è inversamente proporzionale agli ingredienti di cui hanno bisogno. E non serve nemmeno lo zucchero! • Mince pies e Christmas pudding: come potrai immaginare, riserviamo questo spazio ai due dolci inglesi natalizi per eccellenza. I primi sono delle crostatine, un po’ più alte di quelle a cui siamo abituati noi, a base di mela, e mincemeat – non sai cos’è? Forse è il caso di fare un ripasso e prendere qualche lezione di inglese a Roma 😉 . Ottimi anche per gli intolleranti alle uova, dato che in questa ricetta non sono previste. Il secondo dolce probabilmente è quello che necessita di meno presentazioni: è una sorta di budino fatto con farina, frutta secca, spezie e ingredienti a piacere. Unica pecca: dovrai prepararlo un po’ in anticipo, ha bisogno di tre ore di cottura!

Sì, ma le ricette tipiche inglesi dove sono?

Certo, non ce ne siamo dimenticati. Dato che a Natale siamo tutti più buoni, ecco il nostro regalo per te: le ricette inglesi appena presentate… In inglese, ovviamente: • Non solo roast-beefSalsa gravyScones inglesiMince piesChristmas pudding Non dimenticarti che, se hai bisogno di supporto a decifrarle, non devi far altro che chiamarci. Noi siamo sempre qui! PS: Se tutto questo non ti bastasse, puoi fare un veloce ripasso con le parole di Halloween che ti abbiamo proposto poco tempo fa. Buon divertimento.

E-learning: lezioni di Inglese, comodamente da casa

Da marzo in poi oltre 8 milioni di bambini e ragazzi sono stati catapultati nel mondo dell’e-learning. Tra didattica a distanza obbligatoria e corsi online, il mondo dell’apprendimento si è davvero rivoluzionato. Se, da una parte, è comprensibile pensare che non sia possibile trascorrere tutta la propria vita davanti al pc, dall’altra bisogna anche considerare tutti i vantaggi apportati da questa nuova metodologia di insegnamento e studio.

E-learning e didattica a distanza non sono la stessa cosa

Per e-learning si intende l’innovazione didattica, messa in pratica attraverso lo sfruttamento intelligente della tecnologia. Le figure di riferimento, come i docenti e i tutor, collaborano al fine di mettere a disposizione degli studenti il materiale didattico in modo completo e interattivo. C’è uno scambio continuo tra insegnante e studente; la tecnologia non rappresenta un ostacolo, ma un ottimo strumento che elimina qualsiasi distanza e abbatte anche i costi. La DaD, ovvero la Didattica a Distanza, è quella di cui abbiamo sentito parlare molto negli ultimi mesi e quella che è stata messa in pratica in primis dalle scuole italiane. La grande differenza rispetto all’e-learning è che, con la DaD, lo scambio reciproco viene meno, perché reso difficoltoso proprio da una gestione inadeguata delle tecnologie. La DaD è una semplice trasposizione della lezione che, invece che in classe, viene effettuata tramite un monitor. L’insegnante spiega la lezione e lo studente la studia e approfondisce in un secondo momento. Il tutto è reso meno fluido dai problemi legati alla scarsa rete internet di alcune zone d’Italia, all’utilizzo di PC obsoleti, o addirittura alla mancanza vera e propria di computer. Inoltre, l’intera gestione della lezione a distanza è lasciata nelle mani dell’insegnante, le cui competenze informatiche non per forza sono idonee e aggiornate.

I 5 vantaggi dell’e-learning

Ottimizzare le possibilità offerte da internet e dalle nuove tecnologie significa lavorare in vista di un miglioramento a 360° non solo relativamente alla didattica, ma in generale di tutto il mondo e-learning. Chi già lo sta facendo, come la English Lesson Service con i corsi di inglese per bambini a Roma a distanza, assicura a genitori e studenti una serie di vantaggi tangibili: 1. non è necessario che il genitore sia fisicamente presente per l’inizio della lezione 2. non serve che il genitore organizzi minuziosamente la sua giornata, tra le varie commissioni, per consentire al figlio di essere puntuale e seguire la lezione 3. vengono automaticamente limitati gli spostamenti e i contatti con persone esterne 4. si può organizzare la lezione all’orario preferito, tra un compito di scuola e il cartone preferito del figlio 5. il corso online, pur essendo più economico, non trascura la qualità del servizio La English Lesson Service, inoltre, mette a disposizione di genitori e studenti degli insegnanti madrelingua formati e costantemente aggiornati. Le attività online comportano dei costi inferiori per le famiglie, che in questo modo possono sfruttare il tempo a disposizione per far apprendere l’inglese ai propri figli. Non ci sono più scuse: se dovessi avere ancora qualche dubbio, puoi fare una prima ora di prova gratuita. Non è necessario sostenere alcun costo di iscrizione.

Scozia: cosa vedere nel nord della Gran Bretagna

Visitare i Paesi del Nord Europa vuol dire lasciarsi ammaliare da paesaggi tanto unici quanto vasti e diversi tra loro. La Scozia risponde in toto a questa descrizione. Se il desiderio è, infatti, quello di trascorrervi qualche giorno, il punto da cui partire è proprio quello in cui ci si trova. Qualsiasi sia la città o cittadina in cui si arriva, per lasciarsi coinvolgere dalla Scozia basta salire in auto o su un treno e guardare fuori dal finestrino. La sua natura selvaggia è quanto di più incredibile si possa incontrare; e il tutto a pochissimi km dai centri abitati. Vallate, scogliere, brughiere, foreste: dal mare alla montagna in meno di 80.000 km quadrati. C’è l’imbarazzo della scelta!

Scozia: luoghi di interesse per grandi e piccoli

Suddivisa in 5 regioni, la Scozia è un Paese che offre molto ai suoi visitatori. Delle quasi 800 isole minori che ne fanno parte, oltre alle Shetland e alle Ebridi, le isole Orcadi sono tra le più conosciute. Geograficamente molto vicine alla Scandinavia, regalano paesaggi mozzafiato: mentre uccelli marini e pulcinelle di mare volano in cielo, le foche marine si intravedono in acqua. Cosa non lasciarsi scappare qui? Skara Brae, sito preistorico con oltre 5.000 anni da raccontare. Non può mancare, inoltre, una tappa in uno dei leggendari castelli scozzesi. Il più famoso e caratteristico è sicuramente il Castello di Eilean Donan, uno dei luoghi simbolo delle Highlands. La visita al tramonto assicura un affascinante gioco di luci sul lago circostante. Alcuni dicono che i castelli della Scozia siano i più belli del mondo, anche di quelli del Galles (saranno di parte?). Altra fortezza da visitare è il Castello di Edimburgo che, dalla cima della collina su cui si trova, domina l’intera capitale. In questa città, oltre ai punti d’interesse più conosciuti, esiste una visita che non si può proprio perdere: l’Edimburgo sotterranea. Nel cuore della città vecchia, infatti, esiste un altro complesso di case e di strade del XVII secolo: il Mary King’s Close. Prima di perdersi in qualche pub, forse vale la pena di fare un giro anche a Loch Ness, lago d’acqua dolce delle Highlands. Che sia la volta buona che il mitico mostro Nessie si faccia vedere?

La Scozia per gli appassionati di Harry Potter (e non)

All’inizio di quest’articolo dicevamo che uno dei migliori modi per visitare la Scozia consiste nell’ammirarla a bordo di un mezzo (fatto salvo per le città, sia chiaro!). Quale miglior treno dell’“Hogwards Express” di Harry Potter? Nella realtà si chiama Jacobite Express, ma è proprio lui. In questo caso, porta i propri passeggeri da Fort William a Mallaig e ritorno, per una durata totale di 4 ore. A bordo si può mangiare, bere… e godersi il panorama! Non serve aggiungere altro, se non che è considerato il viaggio in treno più bello del mondo. In ognuno di questi posti, come anche in Inghilterra, la conversazione con autoctoni è ciò che fa la differenza e rende la vacanza memorabile. Chi meglio degli scozzesi può conoscere segreti e aneddoti da condividere con un visitatore curioso? Prima di partire, quindi, è meglio dare una rinfrescata al proprio inglese con qualche simpatica lezione. La vacanza sarà molto più divertente.

Parole di Halloween in inglese: divertiamoci, imparando!

Manca pochissimo a una delle festività più divertenti ed elettrizzanti dell’anno. Dopo il Natale, è la ricorrenza maggiormente diffusa e celebrata in tutto il mondo. Ovviamente, stiamo parlando di Halloween. Andiamo alla scoperta di questa tanto macabra quanto spassosa festa, partendo proprio dalle parole in inglese che hanno a che fare con il termine Halloween.

Da dove deriva la parola Halloween?

Halloween è la forma contratta di All Hallows’ Eve, ovvero la vigilia di tutti i Santi. Il termine “Eve”, infatti, significa appunto “vigilia” ed è particolarmente utilizzato nei Paesi anglofoni, in riferimento al concetto del tempo. Pensiamo, ad esempio, alla vigilia di Natale, il Christmas Eve, o al Capodanno, il New Year’s Eve. A proposito, il 31 ottobre corrispondeva proprio al Capodanno, per i Celti irlandesi. È a loro che dobbiamo la nascita di Halloween e non, come molti pensano, agli americani. Le abitudini irlandesi di fine estate consistevano nel portare le greggi a valle, in attesa che arrivasse e passasse l’inverno, per ricominciare la stagione d’allevamento in primavera. La transizione tra le due fasi dell’anno era cadenzata proprio dal 31 ottobre, festeggiato quindi come Capodanno, con il nome di Samhein. Durante la festa, dal carattere anche religioso, si esorcizzavano i pericoli dell’inverno e ci si ricongiungeva per ottenere la benevolenza degli dei. Il tutto indossando delle maschere grottesche, per enfatizzare i diversi riti. In questa giornata, si credeva che i morti si riunissero ai viventi. La tradizione di sistemare le torce fuori dalle porte di casa e di lasciare del latte e del cibo per i morti è continuata nei vari decenni. Finché la carestia di metà Ottocento ha portato migliaia di irlandesi a emigrare negli Stati Uniti. La tradizione è continuata anche là, in nome dello spirito patriottico degli emigrati, e diffusa tra gli americani prima, in tutto il mondo dopo.

Parole di Halloween in inglese, tra colori, zucca, abitudini e travestimenti

Trick or treat? Dolcetto o scherzetto? È così che i bambini si presentano nelle case altrui, chiedendo un dolcetto, in cambio della loro “benevolenza”. Quest’abitudine deriva dal mondo inglese di fine Ottocento, dove era chiamata “souling”, ovvero “elemosina di anime”. Spesso, i bimbi ci abbinano anche qualche divertente scioglilingua in inglese! Orange and black: Arancione e nero. Ecco i colori tipici della festa più paurosa dell’anno. Arancione, come il colore della mietitura di fine estate; nero, come la morte e come l’inverno in arrivo, freddo e buio. Pumpkin: la zucca. Come non citare il simbolo per eccellenza di questa ricorrenza? In origine, si trattava di rape, che gli irlandesi intagliavano per inserire una candela, da appoggiare fuori dalla porta. Ma una volta arrivati in America, hanno semplicemente scoperto che la zucca era diffusa e più facile da lavorare.

Altre 10 parole di Halloween in inglese: quante ne sai?

1. Blood: Sangue 2. Cemetery: Cimitero 3. Creepy: Raccapricciante 4. Ghost: Fantasma 5. Haunted: Infestato 6. Skull: Teschio 7. Tombstone: Lapide 8. Vampire: Vampiro 9. Werewolf: Lupo mannaro 10. Witch: Strega Ci sarebbe ancora una cosa speciale da raccontare su Halloween: la leggenda originale di Jack O’ Lantern. Curioso di sentirla e di scoprire anche tutti i segreti collegati, che nessuno sa? Prenota uno dei nostri corsi di inglese per bambini e te la racconteremo… ma non dirlo a nessuno!

Galles: cosa vedere nel Regno Unito sud-occidentale?

Il Galles è una terra ricca di panorami mozzafiato, dove l’atmosfera suggestiva sicuramente non manca, soprattutto per chi è alla ricerca di una meta un po’ più selvaggia e fuori dagli schemi. Pur essendo geograficamente vicino alle città inglesi di Liverpool, Bristol e pure Birmingham, questa nazione del Regno Unito è una destinazione spesso lasciata in secondo piano. Chi l’ha visitata, però, non può che dissentire: tra centri urbani molto attivi e ambienti naturali davvero incantevoli, visitare il Galles dovrebbe rientrare nei piani di viaggio di chiunque.

Cosa vedere in Galles: 5 posti da non perdere

Innanzitutto, se stai pensando che le cose da vedere in Galles siano pochissime, quasi inesistenti, ti sbagli. Di seguito te ne indichiamo 5, ma sappi che la lista potrebbe dilungarsi notevolmente, soprattutto se natura, miti e leggende ti appassionano. Curioso di vedere la casa più piccola del Regno Unito? Eccola, a Conwy. Ma in questa città c’è anche un’attrattiva storica, patrimonio Unesco: il castello fortificato. Non lasciartelo scappare: è considerato uno dei più belli d’Europa! Seconda tappa allo Snowdonia National Park: nessun viaggio in Galles può concludersi senza aver visitato questa regione del nord, il parco nazionale con oltre 2000 kmq di superficie. Vallate, altipiani, spiagge e un lago immenso: c’è solo l’imbarazzo della scelta! Il piccolo borgo di Hay-on-Wye è la patria dei libri, in particolare di seconda mano. Con poco più di 1000 abitanti e 40 librerie, ogni anno a fine maggio ospita l’Hay Festival, una manifestazione letteraria e culturale di 10 giorni, di richiamo mondiale. Spostandoti verso Sud, puoi fare la quarta tappa in un altro parco, il Wye Valley National Park, perfetto se ami fare escursioni a piedi o in bici, o semplicemente ammirare il paesaggio incontaminato. Come avremmo potuto concludere se non con la capitale? Cardiff ha molto da offrire, a partire dall’iconico castello attorno al quale si sviluppa tutta la città. Le meraviglie all’interno meritano davvero di essere ammirate: approfittane con un tour guidato in inglese. Puoi allenare il tuo orecchio alla lingua; non dimenticarti, però, delle peculiarità dell’inglese gallese rispetto all’inglese britannico. Se non sai ancora nulla a riguardo, non perderti uno dei nostri prossimi articoli, sulle differenze e le peculiarità che contraddistinguono l’inglese delle diverse nazioni del Regno Unito! Tornando alla capitale, aggiungi alla tua to-do-list: l’Animal Wall, la City Hall e il Cardiff Market. Quest’ultimo è sicuramente uno dei luoghi più caratteristici della città: potrai mangiare, bere, acquistare, conversare. Quale preferisci tra questo e il Greenwich Market di Londra? Se i giorni a tua disposizione te lo permettono, aggiungi una brevissima tappa extra. Recati a llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, il paese con il secondo nome più lungo al mondo. Nessun’attrazione di spicco, solamente una foto con il cartello d’ingresso da pubblicare sui social e scatenare i like dei tuoi followers. Anche per questo tour, non partire impreparato: il tuo viaggio in Galles ti riserva un sacco di sorprese, ma tutto è più semplice se conosci la lingua. Che ne dici di qualche lezione di inglese a Roma prima di partire?

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erika lucci
erika L.
15:29 20 Jul 24
Ottima esperienza! Daphne é stata un’insegnante dolcissima,preparata e mi ha aiutato ad imparare l’inglese facendomi sentire sempre a mio agio durante le lezioni. Consigliato :)leggi di più
Valentina Caterini
Valentina C.
19:19 12 Jul 24
Ottima esperienzaInsegnante Dafne è bravissima perché non insegna solo inglese ma trasmette e Insegna a pensare inglese da rendere fuido il dialogo e con semplicitàMio figlio 13 anni era un po rigido nel dialogo mentre ora ha acquistato sicurezzaleggi di più
martina t
martina t
14:12 09 Feb 24
Sono estremamente soddisfatta della mia esperienza presso questa scuola di inglese. Gli insegnanti sono madrelingua e offrono un livello di insegnamento eccellente. La segreteria è estremamente attenta alle esigenze degli studenti e si dimostra pronta a risolvere qualsiasi imprevisto che possa insorgere durante il percorso di studio.Un aspetto che ho particolarmente apprezzato è la flessibilità offerta dalla scuola: c'è la possibilità di scegliere il pacchetto che meglio si adatta alle proprie esigenze, rendendo l'apprendimento dell'inglese personalizzato e efficace. Inoltre, i pacchetti offerti sono davvero convenienti dal punto di vista economico.Consiglio vivamente questa scuola sia per la professionalità degli insegnanti sia per la sua capacità di adattarsi alle esigenze degli studenti, garantendo un'esperienza di apprendimento completa e gratificante.leggi di più
Sia Marche
Sia M.
18:40 23 Jan 24
Sono una ragazza russa che vive in Italia da tanto tempo e che per trovare lavoro ha bisogno dell inglese .Ho provato questa scuola e quello che ci tengo a dire che gli insegnanti sono bravi , preparati e qualificati con metodo e pazienza .Grazie a L mio teacher e al team che organizza sempre gentile e attento .leggi di più
alex alex
alex A.
11:13 22 Jan 24
SONO RIUSCITI DOVE ALTRI HASNNO FALLITO!!!LA MIA BANBINA DI 10 ANNI HA IMPARATO DIVERTENDOSI SENZA DIFFICOLTA'! INSEGNANTI QUALIFICATI E PROFESSIONALI. IL TEEM ASSOLUTAMENTE COMPETENTE E PRESENTE. CONSIGLIATISSIMOleggi di più
Antonio Cicirelli
Antonio C.
09:24 22 Jan 24
Ci siamo affidati ad English Lesson Service per delle lezioni di inglese a nostro figlio, che sta riscontrando non poche difficoltà durante la scuola primaria. L'insegnante si è mostrata subito molto preparata e disponibiile, riuscendo a coinvolgere il nostro bambino. I risultati sono evidenti e siamo soddisfatti della scelta. Continueremo in questo percorso perché ci stiamo trovando bene e nostro figlio sta facendo i progressi che speravamo facesse. Consigliamo a tutti.leggi di più

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